Questo blog riprende i temi ambientali trattati dagli alunni del nostro Istituto nelle ore di Scienze

mercoledì 23 marzo 2011

Disastro in Giappone

L’11 marzo trema la Terra, il Giappone viene scosso da un terremoto di una magnitudo di 8.9 della scala Richter.
I palazzi tremano, ma i giapponesi mantengono la calma: ormai ci sono abituati, sì, ma agli tsunami no, ed ecco un’onda alta 10 metri colpire con cattiveria la costa e con avidità raccogliere quello che riesce a prendere.
La popolazione dopo il terremoto è tranquilla, chi si è “scocciata” è la centrale di Fukushima, di questi terremoti non ne può più ed ha iniziato a spegnersi, o per lo meno ad autodistruggersi.
Quella di Fukushima è una delle centrali nucleari più vecchie del Paese: quante bugie su di lei, quei lavori che si sarebbero dovuti fare che non sono stati fatti anche se le carte dicono il contrario…
Era una buona centrale in grado di resistere a un terremoto di al massimo 6° grado Richter ma chi si aspettava un terremoto così forte ? Nessuno, appunto.
Il reattore 3 scoppia, perché al momento del terremoto il combustibile inizia a surriscaldarsi troppo e BOOM!, il reattore 3 non c’è più!
Il reattore 4 rimasto “ferito” da questa esplosione sta iniziando a dare problemi: inizia a liberare radioattività e la zona viene evacuata fino a un raggio di 30km dalla centrale.
Ma quali sono i rischi cui si va incontro? Per contaminazione diretta, caduta di pelle e scottature.
Quali sono i danni verificabili in futuro? Distruzione midollo osseo, tumori a carico del sangue come leucemie e linfomi e tumori tiroidei.
Il reattore 4 non fa così paura solo per la radioattività, ma per il rischio di una fusione quindi una grande esplosione.
Per evitare una fusione, si sta cercando di raffreddare il nocciolo con all’interno il combustibile, e cioè si sta cercando di fare raffreddare le bacchette di uranio, e di creare, con una colata di cemento, il sarcofago: speriamo ci riescano!

Stella97