Questo blog riprende i temi ambientali trattati dagli alunni del nostro Istituto nelle ore di Scienze

venerdì 14 dicembre 2012

Riciclo....che passione!

Per questo periodo speciale, quello di Natale, gli alunni della classe 1°B dell’Istituto Comprensivo G. Marconi, hanno realizzato un albero interamente riciclato. Per farlo, hanno usato delle grucce incollate tra loro con cui hanno costruito una struttura a forma d’abete e colorata con dello spray verde. In cima, hanno  posizionato una grande stella di compensato fatta di cucchiai e tappi riciclati e colorati di giallo e dorato. L’ ‘’albero’’, una volta appeso al muro, è stato decorato con accessori riciclati. Per esempio i cd sono diventati dei Babbi Natale fatti di cotone, stoffa e tanta fantasia, le lampadine sono diventate delle renne, le bottiglie degli angeli e delle stelle di Natale. In questo modo gli alunni della 1°B hanno voluto dimostrare che, con dei semplici materiali, si possono ottenere degli effetti veramente originali. Riciclare è molto importante per la tutela del nostro ambiente perché purtroppo troppi materiali finiscono  nelle discariche, aumentando così l’inquinamento e producendo innumerevoli malattie. Tutti dovremmo stare più attenti ai nostri comportamenti per salvaguardare l’uomo, la natura e anche gli animali.
Serystar_01

martedì 11 dicembre 2012

Acqua su Marte.

Una notizia inaspettata è giunta alle nostre orecchie: è stata scoperta l’acqua su Marte. Tutto ciò, grazie al Rover Nasa Curiosity, che esplora il pianeta dal 6 Agosto scorso.
Curiosity è inciampato su una pietra la cui forma ha indotto gli scienziati a pensare che in passato in quel luogo avrebbe potuto esserci il bene più prezioso: l’acqua.
Probabilmente, infatti, milioni di anni fa avrebbe potuto esistere un fiume, oggi ormai prosciugato, in cui l’acqua scorreva con una velocità di 3,5 km all’ora. In un determinato punto sono stati ritrovati anche ghiaia e detriti trasportati proprio dal fiume. Gli scienziati hanno chiamato questo luogo del pianeta ‘’Ouah’’, con il nome di un lago del Canada. Ora, con la scoperta della presenza dell’acqua sul Pianeta Rosso, si sospetta che ci possano essere state in passato, o perfino ci potrebbero essere anche oggi,  forme di vita.
Ma sarà vero? Non resta che scoprirlo!
Serystar_01

sabato 8 dicembre 2012

Ilva: Danni e pericoli

L’Ilva/Italsider (nata nel 1905) è il più grande impianto siderurgico non solo italiano ma anche europeo. E’ sicuramente la maggiore fonte di lavoro a Taranto, ma la possibilità di lavoro offerta dall’Ilva è da sempre stata in contrapposizione con l’enorme quantità d’inquinamento prodotto dal centro siderurgico.
Il problema dell’Ilva è stato poco discusso negli anni, tranne che negli ultimi mesi in cui v’è stato lo scandalo delle sostanze inquinanti prodotte dall’azienda, che non è mai stata al centro di un risanamento degli impianti in modo da far rientrare nella media accettabile la quantità di polveri sottili, diossina ecc. prodotte.
Gli ultimi mesi hanno quindi visto lo scontro fra i lavoratori dello stabilimento e i procuratori che cercano di far rispettare la legge; perché se da una parte c’è bisogno di lavoro dall’altra va salvaguardata la vita della popolazione che vive nella zona circostante  e che realmente subisce tutti i giorni gli effetti dell’inquinamento e ne paga le conseguenze che vanno dalla semplice influenza al molto più grave tumore ai polmoni causato dall' inalazione delle sottilissime polveri.
Ma cosa causa all’interno della centrale la produzione di così tante sostanze inquinanti: esploriamo il funzionamento di uno stabilimento siderurgico.
In una centrale siderurgica il ferro viene posto assieme al carbon coke entro una grande torre di acciaio rivestita internamente in materiale refrattario. All’interno il carbon coke e il ferro ad un elevata temperatura vengono fusi insieme in modo da creare ghisa madre che viene successivamente portata all’acciaieria. Inoltre l’altoforno, in cui avviene la combustione che produce le sostanze inquinanti,  non può essere spento prima di 10 anni dall’accensione perché il processo di accensione è lento e costoso.
Tornando al discorso importante di coniugare salute e lavoro speriamo che si trovi il giusto compromesso fra i due;  di questi tempi sarebbe davvero un ottimo traguardo per una nazione che non si può permettere un ulteriore aumento della  disoccupazione.
Rubens

giovedì 6 dicembre 2012

Alluvione in Toscana


Anche quest’anno, purtroppo, le forti piogge hanno mietuto delle vittime; i telegiornali hanno trasmesso immagini inquietanti  relative all’ultima alluvione avvenuta in Italia, più precisamente in Toscana. L’accaduto ci ha riportato indietro di un anno quando lo stesso problema ha riguardato la nostra provincia, da Villafranca a Barcellona Pozzo di Gotto: tutto è stato invaso dal fango e anche qui ci sono stati due morti, un bambino della mia età ed un adulto. In Toscana è crollato un ponte e hanno perso la vita tre uomini, i danni sono stati enormi, c’è chi ha perso la casa, chi la propria attività, ora si pensa alla ricostruzione. Ritengo che la responsabilità di queste tragedie  sia di chi dà l’autorizzazione per costruire in zone a rischio e nei comuni che non si occupano della pulizia dei fiumi che spesso  diventano  una discarica a cielo aperto. Anche disboscare  per lasciare  posto al cemento è pericoloso perché gli alberi sono, non solo i polmoni per la terra, ma costituiscono una rete  di sostegno che impedisce alle montagne di franare. Non dobbiamo dare la colpa alla natura perché quello che l’uomo le ruba, la natura se lo riprende senza sconti.
Roberta, 2001

Ricomincio da....voi

Cari ragazzi, dopo un anno di silenzio il nostro blog è pronto a riprendere vita.
Questo dipende solo da voi e dai lavori che mi invierete.....
Aspetto di poter pubblicare i vostri articoli.
Ciao a tutti,

Prof. Orsi